Scimuniis logo

Anche questo è datato, è di ancor prima dell'estate scorsa. Gli Scimuniis sono un gruppo di scialpinismo enogastronomico a cui mi pregio di appartenere.

Amici del Teatro logo

Ecco qualcosa di datato. Dell'estate scorsa, per la precisione. Amici del Teatro è l'associazione che gestisce la sala di Artegna.

Deh.

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- Figlio mio,- scoppiò a piangere la madre, - ti ha dato di volta il cervello? Torna in te, cammina come tuo padre e tua madre ti hanno insegnato, cammina come i tuoi fratelli che ti vogliono tanto bene.

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Il Giovane Gambero / Rodari _ calendario 2011 Officine Creative / .Lab

Relaunch

Cambio di programma, il blog non chiude! Solo cambia nome, adesso siamo al *dopo* :) e vediamo se avrò cose da postare, e vediamo se il corso è servito a qualcosa.

Festival della pace, Udine: nella chiesa di San Francesco c'è un'esposizione di bandiere, mi pare sessanta in tutto, "United States of Peace". Questa sopra sono le mie due proposte; le altre le trovate qui.

Tema spinoso e scivoloso, facilissimo cadere nella banalità; però molto interessante, un confronto preliminare sarebbe stato molto interessante. Dal canto mio, resto convinto che "l'unica rivoluzione possibile sia quella all'interno di noi stessi".

Fine!

E questa è davvero l'ultima! Fra cinque minuti mi chiameranno all'orale, in questo giorno d'esame, e poi sarà davvero finita.

E che dire di quest'anno che mi ha cambiato davvero la vita?! Boh! Avrei desiderato una conclusione col botto, retorica ed emozioni a fiumi...

...ma forse è difficile trovare una conclusione a qualcosa che è appena iniziato, tiè!

E ciao, e grazie a tutti!

giorno 3 | FALLIMENTO TOTALE, SU TUTTA LA LINEA

Hmm...

...hmm.

Avrei tante cose da dire, ma non sono dell'umore. Stasera ci starebbe bene una serata blues, hmm yeah, con sbronza di birra, molto anglosassone, e girovagare di notte per le strade deserte e umide, e una bella jam con Fabrizio Papotto, io all'acustica, lui all'armonica a bocca, praticamente ululare alla luna...

...hmm...!

giorno 2 | QUARANTA RINTOCCHI

In questo preciso momento, mentre sto scrivendo, la campana sta suonando quaranta rintocchi. Quaranta i rintocchi, quaranta i morti che il terremoto fece qui ad Artegna.

Non l'ho vissuto in prima persona, ovviamente, era trentaquattro anni fa; ma mi ha sempre impressionato come quest'avvenimento, con la sua forza dirompente, fosse riuscito a scavalcare le generazioni. Da piccolo ho sentito il terremoto: nelle parole di chi mi stava attorno, nei loro atteggiamenti; la sensazione che il tempo fosse scandito da un prima e da un dopo era tanto netta quanto ovvia, naturale.

Il terremoto ha segnato la storia del mio luogo e la storia di chi ci viveva; questa storia, col tempo, è diventata anche la mia. E mi piace che questa campana me lo ricordi, e scacci via qualsiasi altro pensiero. Questo legame è prezioso, ne sono geloso; spero che il tempo non me lo faccia dimenticare.