venerdì 30 ottobre 2009

Tomando




Giornata conclusiva e più interessante di tutta la settimana, su due fronti distinti. Fronte didattico: cinque ore di photoshop per capire come funzionino la scala di grigi ed il metodo bitmap. Fronte ricreativo-culturale: un mate in compagnia, direttamente dall'Argentina.
Molti non avevano ancora avuto l'opportunità di partecipare a questo rito, e a dire il vero molti altri se la sono lasciata scappare. Comunque ci siamo ritrovati in quattro-cinque a condividere la bombilla di Juan, ostentando nonchalance e comportandoci da veri uomini di mondo.
Chissà che non diventi un'abitudine, partire la mattina con il thermos sottobraccio...

giovedì 29 ottobre 2009

mina B

Una mattinata di photoshop con una spolverata di comunicazione. Ma le occasioni di imparare non sono mancate.
A ricreazione il mio amico Juan mi ha passato il suo quaderno dei bozzetti: fra gli altri disegni che c'erano mi ha particolarmente colpito un bell'albero che ha inventato, ovvero non ritratto. Mi ha colpito perché ho sempre pensato che fosse difficile inventare delle cose verosimili, soprattutto se difficili come gli alberi; per questo motivo gli ho fatto i complimenti. Inaspettatamente mi sono sentito rispondere che "sono la cosa più facile", perché la mano può andare dove vuole, senza vincoli. Non so se sia proprio così facile, perché se i vincoli non ci sono sta al disegnatore metterli. E, nel caso degli alberi, è possibile metterli solo conoscendone la struttura.
In questo bell'autunno mi sono ritrovato molte volte ad ammirare gli alberi. Ce n'è di bellissimi, come ad esempio gli aceri (?) il cui tronco quasi nero contrasta elegantemente con il giallo caldo delle foglie. Memore di quelle osservazioni mi sono cimentato a schizzarne due nell'ora di comunicazione, mentre Oscar parlava delle tendenze.
Ho anche provato a dipingerveli con i livelli di riempimento, cosa utilissima imparata di fresco, ma per il primo albero non ho avuto abbastanza pazienza.

Vi lascio con un indovinello: chi è che si veste col caldo e si spoglia col freddo?
Ciao ciao
Stefano

mercoledì 28 ottobre 2009

Misteri

Ennesima giornata operaia. Scio-pe-ro, scio-pe-ro. Terminata la chiacchierata sulla storia della tipografia, la cui coda, con funzione analoga ad una grazia di romano, ci ha dolcemente accompagnati verso la teoria del carattere. Dopodiché ancora rudimenti di dreamweaver, e tutti a casa.
E ora -hop- salto di palo in frasca. Perché ho notato che sono più di due settimane che scrivo, e non ho detto nemmeno una parola sulla mia bella scuola. Rimediamo, dunque. La scuola è bella, non c'è che dire. iMac su ogni banco, pareti candide, poster trendy appesi in ogni dove, perfino finestre automatiche. Ma di questo magari parlerò più avanti, perché quanto di più interessante c'è si trova fuori dalla porta d'ingresso: la meridiana misteriosa.
Un mappamondo blu troppo in alto per lo sguardo assonnato del mattino, una spada di Damocle che pende minacciosa e inesorabile sulle teste degli studenti. Un tesoro raro che si svela pienamente solo alla testa meno pigra: la sua simbologia sibillina appare solo alzando lo sguardo. E viene da chiedersi: cosa significa "dabàr"? Cosa c'entrano tartaruga a est e gallo ad ovest? Perché quand'è nuvoloso non funziona?
E l'impavido, inevitabilmente, scuote la testa di fronte alla sua ignoranza.

martedì 27 ottobre 2009

Ora et labora


Un'altra giornata operaia, fra un poco andremo al CSG così.
Ne ho approfittato per redigere l'orario definitivo rigorosamente A PENNA; purtroppo non avevo sottomano ne' questo ne' questo e nemmeno questo, così ho dovuto affidarmi ad un anonimo foglio a buchi decorato per l'occasione. Magari prima o poi ci sareste arrivati lo stesso, ma ora sapete con un buon margine cosa vado a fare a Udine. Se volete divertirvi un poco, potete tirare a indovinare quali siano le materie più attese e quali siano quelle di cui più si attende la campanella.
Comunque è palese come il calendario settimanale sia stato redatto da dei grafici: anche qui la prestampa è alla fine!

lunedì 26 ottobre 2009

*

Oggi giornata operaia, quattro ore chini sulla tastiera riproducendo un manifestino. [...]
Ultima ora di... storia della tipografia?! Immagino che sia un modulo a se' stante, che verrà esaurito in breve. Una digressione interessante. Sapere che il signor Garamond nel 1500 disegnava un carattere che è ancora fico ai giorni nostri fa un certo effetto. Dubito che fra cinquecento anni qualcuno userà il Corradetti.

mercoledì 21 ottobre 2009

Horror vacui


Altro esercizio di progettazione, passando dal taglia e incolla reale a quello informatico. Il tema era un manifesto per la stagione di Teatro Contatto, dal titolo "La paura e il coraggio"; gli elementi forniti titolo, ovviamente, sottotitolo, testo, due caratteri e una buona rata di immagini fra cui scegliere.
Non sono per niente soddisfatto del risultato. Anzi: tutto da rifare. Probabilmente perché mi sono fissato su alcuni fattori che si sono poi rivelati sbagliati, o come minimo fuorvianti. Mi sembrava che unire gerarchicamente tutti i testi fosse ordinato, invece risultava monotono. Credevo che servisse un'immagine molto grande per la necessità di riempire lo spazio: mi sbagliavo, ci sono stati esempi molto belli con immagini piccole, e ora la gonna della sfortunata nemmeno svolazza. Oltre a qualche errore tecnico da principiante, del tipo interlinea troppo ampia nel titolo (ma non ci sono caduto solo io, tiè).
A mia discolpa posso dire che i tempi erano abbastanza serrati, e io per produrre qualcosa di decente ho bisogno come minimo di un'era geologica. Poi c'era l'impatto con il video, e la conseguente necessità di prenderne le misure. Poi...
Potrei tirare fuori qualche altra scusa, la fantasia non mi manca. Ma forse è meglio che riservi il mio neurone a meditare, e fare qualcosa di meglio la prossima volta.

ps: questi sono i veri manifesti di Teatro Contatto, o almeno quelli di quest'anno. E chi li fa non è di certo il primo stupido.

martedì 20 ottobre 2009

La sottile linea grossa

Un'altra opera prima da ammirare, un altro gioco per i miei amici lettori.
Questo qui sopra è il sudato risultato della lezione di Illustrator di oggi. Vi si notano un uomo, una donna, una casetta e un castello, sotto al quali stanno rispettivamente una linea, una freccia, un'altra linea e un'altra freccia. Ebbene: credeteci o no, tutto ciò è costituito unicamente da pochi, semplici elementi. Essi sono:
  • la linea, di spessore variabile;
  • il triangolo;
  • il rettangolo, anche inclinato;
  • il cerchio
e nulla di più. Incredibile, vero?
Ve li ho svelati. Vostro compito, ora, capire quanti sono, per ogni figura. Ricchi premi al vincitore.

lunedì 19 ottobre 2009

Ah sì, V.? Si, V.!

Finalmente riesco a portare a termine il discorso cominciato quasi una settimana fa, con il lavoro di art attack. La discussione verteva sugli agli assi visivi, elemento fondante e fondamentale della comunicazione per immagini. Roba seria, mica bojate.
Stringi stringi gli assi visivi sono delle direzioni che una forma più o meno complessa suscita nel nostro sguardo. Una comunicazione non può non tenerne conto, perché sfruttare male queste naturali inclinazioni significa inficiare l'efficacia del messaggio finale. Praticamente, un flop.
Un esercizio utile e simpatico è quello in cui ci siamo cimentati la volta scorsa, e che oggi abbiamo passato al vaglio. Trattasi della composizione manuale (forbici dalla punta arrotondata + colla Pritt) di tre elementi semplici: immagine, titolo, sottotitolo e testo. Quella che vedete sopra, modestamente, è la mia opera prima. A voi il compito di individuarne l'asse visivo.

venerdì 16 ottobre 2009

Gli indagatori dell'incubo

Ed è già finita la prima settimana. Tutti i docenti visti, tutti gli argomenti toccati. Potremmo chiamarlo un giro di riscaldamento, perché il pieno regime comincerà realmente lunedì: verranno inaugurati i solenni registri, verrà consegnato l'orario definitivo che prontamente trascriveremo a penna sui nostri diari.
Ad ogni modo, anche oggi due nuove materie. Una delle due è photoshop, programma di nicchia che quasi nessuno conosce. Ricordatevi di dare sempre un occhio alla risoluzione, che dev'essere a 300, e mi raccomando, quando lavorate sulle dimensioni sciagura a voi se fate ricampiona. Come vedete siamo già in grado di padroneggiare discretamente il gergo tecnico, il gergo di noi grafici.
Photoshop ce lo insegna Giovanni. Sembra sempre un po' accigliato, come uno scocciato dall'essersi dovuto svegliare, ma è a posto. È un ex allievo della scuola, testimonial interattivo che il metodo CSG funziona.
Concludo questo post come ho iniziato, constatando che la prima settimana è gia finita. Per cui, due giorni di recupero e poi via di corsa verso una nuova avventura in lcd.

Stay tuned
Stefano

giovedì 15 ottobre 2009

(c) Loretta Goggi

Altre materie si aggiungono al nostro orario scolastico. Oggi addirittura due, con in dote il consueto giro di nomi che fa molto scuole superiori. Ma qualcosa è cambiato... la classe si sta formando e rivedersi diventa naturale: all'incontro con un nuovo professore ci presentiamo compatti e sicuri di noi stessi. Credo di poter dire che incutiamo un certo timore.
La docente fortunatamente non si lascia impressionare. È Giovanna Bianchi, e da qui alla prossima primavera ci parlerà del disegno vettoriale. Illustrator, per noi del settore.
Questa prima settimana mi riporta all'analoga della prima superiore, quando sentimmo almeno mille volte tutta la pappardella delle unità di misura e del sistema internazionale. Ora la cosa è simile, anche se l'argomento ricorrente è freccia bianca e freccia nera.
Ma siamo già a giovedì, e la prima settimana sta per finire; dalla prossima, divertimento assicurato.

mercoledì 14 ottobre 2009

Il solito tran tran

E siamo al terzo giorno. E siamo tutti un po' più distesi sulle nostre sedie, un po' meno sorpresi, un po' più routinari, un po' meno eccitati. Siamo tutti un po' più studenti di vecchia data.
Non ho ancora parlato della classe. Siamo in diciassette; curiosamente, però, nessuno è abbastanza superstizioso da lasciare l'aula. La composizione della classe è decisamente eterogenea: non sembra esserci alcuna costante, né di età, né di provenienza scolastica o sociale. E fino ad ora non mi sembra nemmeno che ci sia una costante di obiettivi. Non me l'aspettavo, e la cosa mi incuriosisce molto; cancellare questo preconcetto libera una lacuna, da colmare. Mi piacerebbe sapere su che rotta veleggiano i miei compagni, sentire le loro storie, da dove vengono, perché sono qui, dove sono diretti. C'è tutto il tempo per farlo.
Nel frattempo siamo ancora in fase di rodaggio. Piacevole la lezione della seconda mattinata tenuta da Maurizio Treppo, che ci ha introdotti nel magico mondo di Dreamweaver.
Ora vado che mi sparo un buon risotto al radicchio rosso e salsiccia.

Stay tuned
Stefano

martedì 13 ottobre 2009

(c) Giovanni Muciaccia



Seconda giornata, finalmente vengo esaudito: si fa il famoso giro di nomi e competenze! Questo alle due ore di informatica, tenute da Nicola.
Dopodiché teoria della composizione: i percorsi visivi. La cosa è molto interessante ed importante, ed io la ignoravo, quale grave mancanza...! Su questi abbiamo anche fatto un lavoro piuttosto difficile, che però posterò più avanti.

lunedì 12 ottobre 2009

Driiiiiin!!!

Finalmente è cominciata! Corso di grafica al CSG, per chi ancora non lo sapesse.
Niente campanella, niente corse a ricreazione, niente grida. Ma anche niente zaino dei gormiti, niente astuccio a libro, niente camilla per merenda.
Giornata con Maurizio Faleschini. Un inizio molto morbido: chiacchierate ad ampio respiro, si entra pian piano nell'argomento, c'è tempo per studiare l'ambiente e quelli che lo riempiono.
Per oggi abbiamo fatto on sul computer.
Stay tuned!
Stefano