martedì 22 dicembre 2009

Diversivi

Oggi è veramente l'ultimo giorno. O meglio, lo sarebbe stato, perché non sono sceso a Ud, un po' per la neve, un po' perché immaginavo non ci fosse la lezione della vita. Chissà se riuscirò a stare due settimane senza un progetto. Mi toccherà andare a sciare, per dimenticare.

lunedì 21 dicembre 2009

#2






Oggi, penultimo giorno, abbiamo chiuso il lavoro di ondulazioni, con le due proposte richieste. Durante questo lavoro ho avuto qualche conferma e imparato qualcosa di nuovo:

1_ Le idee migliori sono le seconde. Spesso mi ritrovo ad investire molto tempo ed energie su un'idea, per poi accorgermi di aver pensato qualcos altro di meglio. Anche in questo caso è successo così.
2_ Il nero non è un colore felice per i fondini, e può essere efficacemente sostituito da un'altra tinta, ad esempio il blu scuro, che comunica le stesse sensazioni e pure qualcosa di più.

In conclusione, sono molto soddisfatto del lavoro blu, e meno (per nulla) di quello rosso, nel quale sono andato fuori strada. Ma ci sta anche questo, mica si può essere sempre al top.

giovedì 17 dicembre 2009

Acqua alta


Per "Ondulazioni" ci avevano chiesto due tipologie di lavoro, una classica ed una più audace. Nelle mie intenzioni la più audace sarebbe quella di qualche giorno fa, mentre questa sarebbe la classica. C'è da lavorarci ancora un po': per il formato, da tagliare, e per il carattere, che è bello fico da maiuscolo ma diventa illeggibile da minuscolo. Come l'altra, anche questa è spudoratamente copiata.

Non sono molto soddisfatto della mia prestazione, stavolta; anche se la clessidra concede ancora qualche granello. Mi sembra di aver voluto fare il figo senza considerare i tempi di consegna. Ho in mano due proposte ricalcate a copia carbone, e la farina del mio sacco non è molta. E allora mi trovo qui, un poco insoddisfatto, e con l'acqua alla gola.

mercoledì 16 dicembre 2009

Scambi di tasti

La giornata è stata rego, come diciamo noi ggiovani. E non avendo niente di meglio da dire, tiro fuori un argomento che mi ronza da qualche settimana.
Riguarda le scorciatoie del computer, ovvero quelle combinazioni di tasti che fanno qualcosa bypassando il mouse. Chi usa mac sa che con il tasto mela si può fare praticamente tutto, e chi conosce windows non ignorerà di certo i tasti control alt canc. Le scorciatoie sono molto importanti perché velocizzano enormemente il lavoro. E avanti così: per un programma, per due...

... ma cinque! Praticamente succede che comincio a impappinarmi a pieno. Schiaccio qualcosa e esce qualcos'altro. Cerco di rimediare, ma niente. La spirale dannosa, una volta partita, è difficilissima da fermare.

Per fortuna non sono ancora schizofrenico. O almeno, credo. O forse sì? Ma no... Anzi, si. O no? Si! No! Si! NO! FJALSDK!!! #@!¶*^!!!

A domani,
Antonio

martedì 15 dicembre 2009

La buccia d'arancia


Giornata decisamente rilassante, oggi. Infatti per la maggior parte del tempo mi sono fatto i ca**i miei.
A illustrator abbiamo imparato ad usare la penna, e finalmente sono riuscito a trovare un po' di logica fra le mille freccine che si abbinano a questo strumento. La penna, come vedete sopra, si può usare efficacemente per disegnare delle donnine.

lunedì 14 dicembre 2009

Work in progress


Stiamo andando avanti col progetto di "Ondulazioni", i cui tempi si fanno sempre più stretti. Per questo ho abbandonato la via psichedelica per approdare a quella geometrica. E che non si dica che non ho riferimenti. (E che non si dica che ho copiato!)
Comunque questa è una direzione, e non è detto che quanto sopra venga stravolto.

venerdì 11 dicembre 2009

Sick, sad world

Dopo due giorni in cui ero particolarmente ispirato... ritorno al basso profilo. Sarà perché ho già esaurito la mia vena creativa, sarà perché credo di aver preso qualche specie di virus. Sarà.

Speriamo che il fine settimana riservi qualche bella sorpresa, speriamo di ritrovarci lunedì un po' più pimpanti.

Ciao!
Stefano

giovedì 10 dicembre 2009

Tan.

Tan. Tan. Tan. Tan.

Il battito del cuore, la frequenza del respiro. Le mani, che si muovono a tempo. I passi su un sentiero.

Il tutto, a ritmo.

Che grande argomento il ritmo. È su questa base che sto cercando di impostare il lavoro di progettazione. Magari abbandonerò il campo, perché nemmeno Klee e Kandinskij l'hanno risolto dall'oggi al domani. Ma solo potermici cimentare è una grande gioia.

Sperando, ovviamente, di riuscire a consegnare il tutto in tempo.

(A tempo!)

mercoledì 9 dicembre 2009

Porte, limoni



Con queste chiudo, promesso; ma ci tenevo molto a mostrare il lavoro finito. Due colori, il nero e un azzurrino; carattere Avant Garde; immagini in scala di grigio. Potrei proseguire dicendo che il lavorare a due colori non è affatto limitante, che i colori in verità sono come minimo tre, perché c'è anche il bianco, che possono aumentare ulteriormente con le retinature, offrendo al progettista una tavolozza ampia pur rispettando il budget... ma mi va di aprire un'altra porta. È la porta che si apre una volta finito il lavoro. O meglio, che si chiude, perché poi indietro non si torna.

Verso la fine del lavoro cominciano stanchezza, nausea, intolleranza, gli occhi desiderano cambiare panorama, cercano la fuga. E si comincia ad avvicinare la porta, volentieri anche. Qualche ultimo guizzo, un ritocco minimo, e... FRAN! Tutt'un tratto, chiuso.
Il prodotto finito è sotto gli occhi. Non è arrivato da sé, gratuitamente; è stato sudato, ci si è investito del tempo. Dovrebbe dare soddisfazione. Eppure, guardarlo è una fatica.

Io lo so il perché. Perché è il momento della paura. È il momento del dubbio di essere andati fuori strada, fuori tema. Del dubbio di non aver preso la strada migliore. Del dubbio di...
Prendendoci la mano non se ne esce, da questa spirale. Ma è il caso di guardare più a fondo.

Uno è come un limone. All'inizio di un lavoro è fresco, ricco, sugoso; le energie sono al massimo, l'entusiasmo pure. Pian piano il lavoro chiede linfa, vitamine; le si da, e il lavoro cresce. Si sviluppa, migliora. Ma inevitabilmente, presto o tardi, arriva al limite. Il limone è finito, non ce n'è proprio più.

Questa nausea, questa intolleranza, sono sensazioni assai sgradevoli. Ma nascondono una ricchezza, ricchezza che nasce dalla consapevolezza di aver dato fondo alle proprie risorse, di aver dato il massimo.

Guardando questa fatica da questo punto di vista non si può esserne che felici. Perché si sa che, la prossima volta, lo scalino di partenza sarà un po' più alto, le energie un po' più ricche.

Il limone un po' più maturo.

venerdì 4 dicembre 2009

Bestiario


Mi sto imbolsendo. Tempo fa avrei smosso mari e monti per avere un'immagine da postare, e ora per postare qualcosa mi ritrovo a dover sgarfare fra i meandri dell'hd.
Ho imparato ancora qualche trucco di photoshop, che scopro essere sempre più potente. Sembra in grado di far resuscitare qualsiasi schifezza. Ora sto mettendo a posto le foto del Montenegro: fra lo scanner che è quello che è, e la pellicola che era scaduta, qualche pulsante mi sta tornando utile.
Chiudo e vado a farmi DI CENA come si dice in Friuli. E vi lascio con l'enigmatico volatile di cui sopra... cosa sarà mai?
Buon ponte! (A chi fa ponte!) A mercoledì!
Stefano

giovedì 3 dicembre 2009

...si va a tempo...

Oggi giornata da biblioteca. Hanno lanciato un nuovo tema per locandina+pieghevole, una stagione teatrale chiamata "Ondulazioni". Chissà che non abbia modo di citare il mio amato Paul Klee.

mercoledì 2 dicembre 2009

La pioggia fredda e dritta


Chiudete gli occhi e concentratevi. Siete in una fresca serata estiva, sotto una tettoia di lamiera, con la pioggia che picchietta allegra? Sbagliato. È il cli-clic di venti mouse, stanno abusando del comando timbro clone. Ma non lavorano a vuoto: il risultato lo potete vedere sopra.
Quando ci hanno presentato l'esercizio pensavo fosse fantascienza, invece è molto, ma molto più semplice di quanto si possa immaginare.

martedì 1 dicembre 2009

?

Tutti i lavoretti che ho in piedi sono incompleti, e non mi va di postare niente per ora. Sarete ragguagliati su tutto il più presto possibile.
Oggi la giornata è stata lunga, e non sono molto in vena di scrivere. Vi lascio qualche riga bianca da riempire...
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...educare la fantasia è una cosa molto importante!