
Non ho ancora parlato della classe. Siamo in diciassette; curiosamente, però, nessuno è abbastanza superstizioso da lasciare l'aula. La composizione della classe è decisamente eterogenea: non sembra esserci alcuna costante, né di età, né di provenienza scolastica o sociale. E fino ad ora non mi sembra nemmeno che ci sia una costante di obiettivi. Non me l'aspettavo, e la cosa mi incuriosisce molto; cancellare questo preconcetto libera una lacuna, da colmare. Mi piacerebbe sapere su che rotta veleggiano i miei compagni, sentire le loro storie, da dove vengono, perché sono qui, dove sono diretti. C'è tutto il tempo per farlo.
Nel frattempo siamo ancora in fase di rodaggio. Piacevole la lezione della seconda mattinata tenuta da Maurizio Treppo, che ci ha introdotti nel magico mondo di Dreamweaver.
Ora vado che mi sparo un buon risotto al radicchio rosso e salsiccia.
Stay tuned
Stefano
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