lunedì 30 novembre 2009

Ortensie

Uhm... fine giornata piovoso... è tardi... e devo anche fare la cena... e piove, c'è umidità, freddo, vento, ma chi me lo fa fare, quasi quasi sto a lavorare fino a domani mattina. FINO A MATTINO!! Ho questa frase che mi gira per la testa ma non ricordo perché.
Oggi, fra le altre, ho finito di sistemare quella stupida locandina per il vintage. Quella che tutti voi preferivate non ha avuto giudizio non perché fosse perfetta, ma perché scartata! Così mi sono dedicato alle modifiche di quella confettosa. Che adesso è di un bel colore azzurro. Scommetto che ora la fiera del vintage ha almeno un cliente in più.

Scappo che vado a fare qualcosa ai fornelli, qualcosa di assolutamente verduroso e digeribile.
Ciao!

venerdì 27 novembre 2009

Amanuense?


Del tempo libero prima di fare un esercizio-figata con photoshop, di cui parlerò più avanti. In questi minuti ho finito il ridisegno di una stupida locandina per l'università; l'omino è il tipico giovane studente universitario. Non è del tutto spiacevole fare questi ridisegni, però è anche bello che finiscano in fretta. Almeno ora posso cominciare la settimana senza spade di Damocle.

giovedì 26 novembre 2009

Corradetti, portami il libretto

Oggi giornata di giudizi. Sulle locandine del vintage, finalmente, e sull'illustrazione del calendario. L'illustrazione diciamo che è ok. Però ci è stato fatto capire che è bello giocare a photoshop, ma... una volta sola.
Per le locandine, invece, una sembra l'abbia fatta franca, mentre l'altra è stata criticata. Leggete anche voi. Ma io dico, è chiaro che il rosa è confettoso, ma è fatta per le donne, e si sa che le donne vanno matte per il rosa, vero?! O almeno questo è quello che tutto il mondo crede. E se anche, per caso, ce ne fosse una contraria... potrebbe esistere solo in quanto controparte di Salvaterra.

mercoledì 25 novembre 2009

#1

Ecco dunque la nostra proposta numero uno. L'idea di base era rappresentare il "diverso" con un collage di strisce di diversi volti, affidando all'espressività degli occhi il legame con il testo. Onestamente, la parte estetica non è farina del nostro sacco, ci ha aiutati Giovanni.
Sono abbastanza soddisfatto del risultato finale. Chiaramente avrei preferito una riflessione più approfondita sul tema, ma... i tempi erano stretti e tant'è.
Adesso speriamo che vada bene ai capoccia.

martedì 24 novembre 2009

Ph? Ph!

Sono giorni un po' così, questi. Come se fossi in perenne attesa di qualcosa... forse la festa del purcit. Insomma, a causa di questa inquietudine ho difficoltà grosse a concentrarmi e a focalizzare i miei sforzi. Mah. Passerà, come è passato altre volte.
Stamattina non abbiamo fatto molto; cioè, abbiamo fatto cose che già sapevo. Per cui ho potuto dedicarmi un po' ai fatti miei. Ho pensato di approfittare per esercitarmi su photoshop, e tirare fuori la vecchia idea dell'ex libris come soggetto (proprio non mi andava di pensare ancora al calendario). Per il momento sono orientato verso qualcosa del genere, ma con più spazio per l'illustrazione.
È solo un pretesto per un esercizio, eh, che a me photoshop nemmeno piace.

lunedì 23 novembre 2009

Avanti tutta!


Stamattina siamo andati avanti con l'illustrazione. Finora non ho avuto tempo di raccontare di cosa si tratta, così ne approfitto. Abbiamo il compito di reinterpretare una storia per bambini dal titolo "Qualcos'altro". Il tema è la diversità, e c'è questo Qualcos'Altro (lo vedete sopra) che prima viene emarginato, poi si trova lui stesso ad emarginare, poi... (scenetta sopra) capisce che stava sbagliando tutto e... visse felice e contento.
Ci siamo divisi, ogni gruppo un immagine, per un totale di trenta illustrazioni. Noi abbiamo da reinterpretare quella sopra. Delle varie idee avanzate, ne abbiamo finita una (anche se con lo zampino di Giovanni). Nei prossimi giorni proveremo a sviluppare anche le altre, magari da soli. Fra qualche giorno vi mostro il frutto del nostro lavoro.

venerdì 20 novembre 2009

In chiusura

Si chiude questa settimana in salita. Anche se stamattina è andata meglio, perché nella notte ho recuperato qualcosa.
Siamo andati avanti, un quattro ore, con l'illustrazione per il calendario. Avrei voluto mostrarvi qualcosa, ma ho disgraziatamente dimenticato la chiavetta sul computer e così ciccia. Mi sono accorto di aver lasciato là anche la fotocopia della storia di riferimento, per cui doppia ciccia.
Qualcosa mi dice che resterete col fiato sospeso fino alla fine.

ps: finalmente mi sono fatto l'accounto pro di flickr!

giovedì 19 novembre 2009

ZzZzZ

E il sonno continua. Settimana distruttiva, questa. Non ho nemmeno la forza di caricare un'immagine. È una grande fortuna arrivare a casa, fra qualche minuto, e trovare la cena pronta. Dopodiché... letto. E spero anche di godermelo alla grande. (A questo punto le battute si sprecano.)
Se avete un attimo, date un occhio qui. E, per un attimo, cercate di immaginare le emozioni che potreste provare.

E ora... "Good night... and good luck!"

mercoledì 18 novembre 2009

ZzZ


Oh... gran sonno... E siamo solo mercoledì. Spero di recuperare qualcosa stasera perché se no la vedo in salita, per i prossimi giorni.

Fatti i gruppi per l'immagine del calendario: sono con Alessio, Federico e Martina. In alto vedete lo stato di avanzamento della nostra proposta. Vi terremo aggiornati.

martedì 17 novembre 2009

Il lustratore


Curve armoniose, sinuose, ondeggianti. Linee spezzate. Geometrie regolari, geometrie irregolari, geometrie medie. Vuoti, pieni, sfumature. Bordi di diverso spessore.
Ogni-forma-mentalmente-concepibile.
Tutto questo è reso possibile dalla grafica vettoriale. E tutto questo... è governato da ferree leggi matematiche. Che mi danno una fede incrollabile, ed un abbandono quasi totale ad esse.

Non credo che molti compagni di classe condividano le mie affermazioni. A me però piace! Oggi in particolare abbiamo riesumato la freccia bianca, finora tabù. E, finalmente, ho capito a cosa serve di preciso. Grande: ad esempio, le scarpe e le braccia sono un solo rettangolo arrotondato modificato. Fico.

lunedì 16 novembre 2009

Ritorno al futuro parte III (?)


Nuova settimana, nuova materia di studio. Abbiamo avuto le prime due ore (di diciotto) di "sicurezza sul lavoro". Tutto il tempo a parlare di dita mozzate, ferri che bucano la pelle, gente che resta secca. Molto splatter. Credo di aver capito, comunque, che uno dei maggiori pericoli che un grafico possa correre è quello di tagliarsi passando il dito sul bordo di un foglio di carta.
Poi siamo andati avanti con quella benedetta storia del vintage. Sembra che il discorso, almeno per la locandina, sia chiuso, così ho deciso di pubblicare le mie due proposte. Magari avrei potuto aspettare di discuterle in aula, e pubblicarle dopo... ma mi sono stufato e le ho caricate.
Così almeno vedete che non vado a Udine solo a fare disegnini.

Unreal time


Questo post risale in realtà al 13 novembre - venerdì scorso - ma allora non sarei in nessun modo riuscito a caricarlo. Potrei predatarlo ora, ma non lo farò: andrebbe contro la mia politica di trasparenza nei vostri confronti. Per cui... si va in differita.

"UDINE - Si è tenuta questa sera, alle 18.30, presso il cinema Visionario, la vernice della mostra "Le Macchine Inutili" organizzata da CSG e Officine Giovani e sicuramente qualcun altro che ignoro. Varie le opere in esposizione: strisce pedonali portatili, ricicla-polvere, calendari ottimisti, molle ottiche che saltano di qua e di là. Tutto molto bello. La mostra è stata presentata da Oscar Serafin e Maurizio Faleschini, e ha goduto del costruttivo (distruttivo?) intervento dell'Ing. Precisini, allievo di Bruno Munari, vera perla splendente della serata."

Le Macchine Inutili. Sono una citazione di Bruno Munari, poliedrico artista del XX secolo. Purtroppo, però, non sono riuscito ad afferrare il nocciolo della questione: perché inutili? Come friulano, sento piuttosto alieno questo concetto; e, sinceramente, non trovo stimoli nello spendere il mio tempo inutilmente.
Il Munari però era geniale, per cui sicuramente la sua lettura andava oltre il significato immediato. La mostra non era forse il momento più adatto a comprenderlo, ma è di certo un ottimo stimolo per cominciare a ricercarlo.

giovedì 12 novembre 2009

In riga!


Oggi vorrei parlarvi di una cosa sulla quale mi sono a lungo scervellato, e di cui ho finalmente un'idea più chiara. Si tratta del disegno dei caratteri.
Il problema qual era? Che non riuscivo a capire come andassero allineate correttamente le scritte. Sulle n? Sulle o? A lato, a cosa riferirsi? E in alto? Capirai, direte voi. Ma avendo io ricevuto una formazione tecnica, quest'incertezza cresceva fino a raggiungere proporzioni titaniche; gettava un'ombra di imperfezione su tutto quanto la circondava, ed ogni lavoro risultava un calimero magari simpatico ma mai del tutto soddisfacente.
Col senno di poi ho realizzato che, pur con buona volontà, non sarei mai riuscito ad orientarmi con le mie sole armi. Perché quei fetenti di caratteri se ne sbattono della geometria: rispondono solo alle leggi dell'ottica! Così succede che le pance delle o sbordano sotto la linea di base, come le punte delle v: senza quest'accorgimento, sembrerebbero più piccole del testo che le circonda. Invece i discendenti di g o j, o di Q e q, o le ascendenti di l e t, sono un discorso diverso. Arrivano dove piace di più al disegnatore.
Dunque... arbitrio del disegnatore? Non c'è una regola?! No. La regola proprio non c'è. Il sovrano della correttezza è l'occhio, e solo questi, se educato, può decidere il verdetto.
La mia ricerca di un ordinamento strutturato è miseramente fallita, ma ha anche aperto un nuovo orizzonte. Si tratta ora di imparare a liberare la mente. Lasciare giudicare alla vista. Trovare ogni volta regole di correttezza sempre nuove. Con buona pace della mia formazione tecnica.

mercoledì 11 novembre 2009

Tentativi


Oggi bellissima lezione di dreamweaver. Come mi piace questo programma! Mi piace perché non è schematico, e ogni nuova funzione che imparo è una scoperta avvincente. Dreamweaver è anche molto bello perché dà libero sfogo alla creatività: senza paletti possiamo lavorare seguendo il nostro istinto creativo, e nel frattempo anche ci divertiamo. Ora che lo conosco, mi chiedo come ho fatto tutto questo tempo a starne senza...

Va be', ci ho provato. Ma in questo caso il training autogeno proprio non funziona.

martedì 10 novembre 2009

Monopoli


Oggi sono piuttosto di corsa, ma su martedì 10 non c'è molto da raccontare. A parte -suspance- l'imprevisto. Piuttosto interessante, per la verità.
Convocazione universale in un'aula: il direttore deve fare una comunicazione. Si tratta del calendario 2010 del CSG. Che, essendo oramai novembre, naviga in acque piuttosto basse. Due settimane di tempo per produrre una bella illustrazione. Il tema? Non c'è ancora un titolo preciso, lo stanno decidendo ora mentre scrivo, ma dovrebbe riguardare la diversità e l'accettazione del diverso, unitamente a qualcosa sul "punto di vista". Tra qualche tempo vi aggiornerò.
Si è poi parlato della mostra sulle Macchine Inutili, organizzata fra gli altri dal CSG, che si inaugura questo venerdì. Vietato mancare. Soprattutto perché sono settimane che lavorano al buffet.

lunedì 9 novembre 2009

Sempre la stessa vecchia storia


Abbiamo cominciato a progettare. Momento atteso a lungo, e a lungo pregustato: l'estasi creativa, il mettersi alla prova, le idee che scaturiscono vulcaniche, la genialità che finalmente trova il suo sbocco! Bellissimo!
Non fosse che io ed il mio amico Mihai ci ritroviamo, come due allocchi, a guardare fisso il monitor, con un bel punto di domanda, e una grande goccia di perplessità stampata in viso.
In questo momento, guardando la bozza di quello che sarà il mio lavoro, provo una specie di blocco. Come se lo sguardo incontrasse qualcosa di oscuro e indefinito, molto grande, tanto da risultare disorientante. E il bello è che quest'ostacolo lo percepisco molto bene! ma non riesco a scartare di lato, come invece fa il bufalo. Credo che il problema siano i famosi "riferimenti", e il come gestirli: ne ho fatto scorpacciata, e questa scorpacciata si sta rivelando un'indigestione.
Dovrò tenere un atteggiamento selettivo: dare importanza ad alcuni, tralasciarne altri, cercare una libertà e una tranquillità nel comporre quel che resta. Vedere cosa mi piace e cosa non mi piace in quello che ho sotto gli occhi. Scomporre e semplificare. Analizzare lucidamente.
Sarà una bella lotta, tentare di acquisire un metodo, e nessuno ha mai detto che fosse facile. Ma è una prova, e già il fatto di cominciarla è un assaggio del sapore che riserverà una volta conclusa.

ps: Ho comunque la gioia di pubblicare alcune rarità. Quelli che vedete sono schizzi personali del Maestro Faleschini, e ce n'è ben due! Abbiamo anche cercato, più e più volte, di strappargli anche l'autografo, ma sempre ci ha snobbati sussiegoso. Il corso è ancora lungo...

venerdì 6 novembre 2009

Movida

Un venerdì piuttosto destrutturato. Ma solo per confermare una tendenza manifestatasi già all'inizio della settimana.
Lunedì al cardiopalma.
Martedì sonnacchioso.
Mercoledì niente dreamweaver.
Giovedì niente comunicazione / e arrivo della nuova compagna di corso Valentina.
E arriviamo a oggi. Abbiamo potuto dare un occhio alle immagini per il manifesto vintage, e fortunatamente circoscrivono il campo di riferimento agli anni '40 e '50. Poi lezione di prestampa, per capire come qualche centimetro in più o in meno possa far danzare la fattura di alcune migliaia di euro.
Se qualcuno, a mezzogiorno, mi avesse detto che questo venerdì sarebbe finito, probabilmente non gli avrei creduto. Ma sono le otto e venti e fortunatamente i fatti mi danno torto. Così corro a casa. E in questo fine settimana di pioggia, avrò molto tempo libero per ignorare le migliaia di immagini del dopoguerra che ho faticosamente radunato.

giovedì 5 novembre 2009

Ricordi di gioventù

Si riprende la progettazione. O meglio, si comincia. E con un tema tutt'altro che leggero: The Wonderful Vintage Market.
Del vintage non so molto, perché mio malgrado non sono incline a seguire le mode. Dunque dovrò improvvisarmi esperto ed entusiasma del tema. E magari mi calerò talmente nella parte da venirne fuori così.
Questo vintage è piuttosto disorientante perché non è ben definito. Anni '50-'60-'70? Anni '80? Qualcuno dice pure... anni '90? Per questa vintage-democrazia, dovrei sentirmi un po' vintage anch'io. E allora posso provare a cercare qualcosa di utile sgarfando fra i miei ricordi.
Vediamo un po'. Mia mamma con la permanente ed i capelli cotonati (credo di aver capito a 15 anni come li avesse di natura). I suoi moon boot blu, bianchi e rossi, che riposano ancora in soffitta. Il borsello in pelle del papà. La peugeot color panna, che leggenda vuole si sia spenta sul passaggio a livello di Sottocastello.
Ci sarebbero altri ricordi, anche piacevoli, come ad esempio i mocassini bianchi con le nappine che ho dovuto subìre per qualche anno. Ma non credo mi siano molto utili perché risalgono al periodo successivo, quand'ero già un giovane yuppie nell'Artegna Da Bere.

mercoledì 4 novembre 2009

Amicizie


Da oggi ho un nuovo amico. Un amico che saprà consigliarmi sulla misura giusta delle cose. Assieme a lui non potrò più esagerare o prendere sottogamba la realtà che ho sotto gli occhi.
Questo amico è il tipometro. È una specie di righello per capire quanto grandi sono le lettere stampate su qualcosa, in modo da ricopiarle giuste. Ha una scala in punti tipografici ed una in millimetri, così lo si può anche usare come decimetro. E oltre a questa, nasconde altre innumerevoli risorse che scopriremo un poco alla volta.
Il tipometro... ci conosciamo da poco, ma siamo già buoni amici.

martedì 3 novembre 2009

*


Giornata uggiosa, anche se allietata dall'arrivo della prima neve. La mattinata è cominciata con due ore di navigazione su database di immagini, fra cui ho trovato le foto del mio amico Paolo. Devo informarmi anch'io sul sito più conveniente per vendere le mie. Successivamente, indesign. Ero proprio stufo di disegnare cosine in nero e, colpo di scena! si dà spazio ai colori: abbiamo aggiunto il blu. Scherzi a parte, il ridisegno su template e la possibilità di creare campioni generali (?) sono cose molto interessanti.
Invece, quella che vi propongo sopra è più o meno la vista standard che si ha dal CSG. Essendo circondato da campi di calcio, si vuole evitare la scena del raccattapalle di turno attaccato al citofono ogni piè sospinto. Così c'è quest'enorme rete da pesca che cattura lo sguardo ogni volta che lo si alzi.

lunedì 2 novembre 2009

Questione di carattere

Mattinata dedicata ai caratteri. Cinque ore di caratteri. Non immaginate quanto questo possa essere entusiasmante.
I caratteri si dividono in un sacco di famiglie, tutte molto unite. In queste famiglie alcuni sono grassetti, altri di corpo medio, altri ancora magri. Alcuni sono alti ed altri bassi. Sono diversi ma, essendo parenti, si somigliano. Le famiglie abitano in gruppi diversi: gotici, romani, lineari, egizi, e ciascuno all'interno del suo gruppo somiglia un poco ai suoi compagni. Questi gruppi hanno un temperamento diverso: alcuni sono molto educati, sempre pieni di grazie, altri invece freddi e distaccati come svizzeri. Generalmente si comportano bene, ma quando si ritrovano in molti amano fare un po' di confusione.
I caratteri possono essere buoni amici, l'importante è ricordarsi di non trattarli come caratteri qualsiasi.