giorno 3 | FALLIMENTO TOTALE, SU TUTTA LA LINEA

Hmm...

...hmm.

Avrei tante cose da dire, ma non sono dell'umore. Stasera ci starebbe bene una serata blues, hmm yeah, con sbronza di birra, molto anglosassone, e girovagare di notte per le strade deserte e umide, e una bella jam con Fabrizio Papotto, io all'acustica, lui all'armonica a bocca, praticamente ululare alla luna...

...hmm...!

giorno 2 | QUARANTA RINTOCCHI

In questo preciso momento, mentre sto scrivendo, la campana sta suonando quaranta rintocchi. Quaranta i rintocchi, quaranta i morti che il terremoto fece qui ad Artegna.

Non l'ho vissuto in prima persona, ovviamente, era trentaquattro anni fa; ma mi ha sempre impressionato come quest'avvenimento, con la sua forza dirompente, fosse riuscito a scavalcare le generazioni. Da piccolo ho sentito il terremoto: nelle parole di chi mi stava attorno, nei loro atteggiamenti; la sensazione che il tempo fosse scandito da un prima e da un dopo era tanto netta quanto ovvia, naturale.

Il terremoto ha segnato la storia del mio luogo e la storia di chi ci viveva; questa storia, col tempo, è diventata anche la mia. E mi piace che questa campana me lo ricordi, e scacci via qualsiasi altro pensiero. Questo legame è prezioso, ne sono geloso; spero che il tempo non me lo faccia dimenticare.

giorno 1 | CRONACHE MARZIANE

Primo giorno: fatto; l'avventura è cominciata! Giornata di scoperta dello studio. Annebbiato dalle emozioni, non ho visto molto più in là del mio naso; così posso solo raccontarvi qualcosina della mia postazione.

Allo studio non avevano un computer libero per me, così la scuola me ne ha prestato uno; e alle 8.35, in perfetto ritardo, eravamo in due, all'uscio: io e il mio nuovo amico mac. Simpatico, lui; una buona ventina di chili di simpatia!

Non è proprio quel che si dice un fulmine di guerra: pensate che ho schiacciato il pulsante on verso le nove del mattino, e il mouse ha cominciato a muoversi solo verso le cinque; però ne ho approfittato per organizzarmi col lavoro. Dalle cinque alle cinque e mezza il computer era ok, e ho lavorato; poi l'ho spento.

Ma sono furbo, io, eh, a me non mi si mena mica per il naso! L'ho subito riacceso, così domani mattina è già pronto!

The end?

Ultimo!

Fine delle lezioni. Oggi mi sono fatto i pacchetti di tutti i lavori, mi sono fatto tutti i pdf, e li ho messi nel mio simpatico hard disk portatile. E stasera, zak, tutto a casa, per tenere memoria di quello che sono stati questi mesi. Ma lungi da me dal fare della retorica, in particolar modo in questo momento.

Invece, riguardo alla prosecuzione del blog, ci ho pensato: non sono tanto sicuro di riuscire a garantire gli aggiornamenti, dallo stage; in effetti, non so nemmeno quanto interessanti possano essere. Abbandono quindi la cadenza quotidiana, perlomeno in questo periodo, salvo riprenderla poi dal rientro fino all'esame.

Arrivederci, allora! Io mercoledì comincio. Magari passate, ogni tanto, giusto per vedere se c'è qualche novità.

Ciao!