lunedì 9 novembre 2009

Sempre la stessa vecchia storia


Abbiamo cominciato a progettare. Momento atteso a lungo, e a lungo pregustato: l'estasi creativa, il mettersi alla prova, le idee che scaturiscono vulcaniche, la genialità che finalmente trova il suo sbocco! Bellissimo!
Non fosse che io ed il mio amico Mihai ci ritroviamo, come due allocchi, a guardare fisso il monitor, con un bel punto di domanda, e una grande goccia di perplessità stampata in viso.
In questo momento, guardando la bozza di quello che sarà il mio lavoro, provo una specie di blocco. Come se lo sguardo incontrasse qualcosa di oscuro e indefinito, molto grande, tanto da risultare disorientante. E il bello è che quest'ostacolo lo percepisco molto bene! ma non riesco a scartare di lato, come invece fa il bufalo. Credo che il problema siano i famosi "riferimenti", e il come gestirli: ne ho fatto scorpacciata, e questa scorpacciata si sta rivelando un'indigestione.
Dovrò tenere un atteggiamento selettivo: dare importanza ad alcuni, tralasciarne altri, cercare una libertà e una tranquillità nel comporre quel che resta. Vedere cosa mi piace e cosa non mi piace in quello che ho sotto gli occhi. Scomporre e semplificare. Analizzare lucidamente.
Sarà una bella lotta, tentare di acquisire un metodo, e nessuno ha mai detto che fosse facile. Ma è una prova, e già il fatto di cominciarla è un assaggio del sapore che riserverà una volta conclusa.

ps: Ho comunque la gioia di pubblicare alcune rarità. Quelli che vedete sono schizzi personali del Maestro Faleschini, e ce n'è ben due! Abbiamo anche cercato, più e più volte, di strappargli anche l'autografo, ma sempre ci ha snobbati sussiegoso. Il corso è ancora lungo...

1 commento:

  1. caro omino quadrato, per quanto sia potente ipnotizzatore, il monitor può essere sconfitto. stacca lo sguardo, dimentica quello che hai visto, mangia un pezzettino di cioccolata (non troppa!) e vai!
    noi siamo qui, in (trepida) attesa del tuo lavoro.
    tifiamo per te! :)
    c.

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