Che sollievo chiudere i lavori. La fine è la parte più pallosa, quella che mi richiede più attenzione, perché sbaglio di più. L'eccitazione di un nuovo progetto, il fermento, la curiosità per una nuova sfida lasciano il passo a mere competenze tecniche, alla routine dell'esecuzione, all'attenzione richiesta nel non fare errori. Non è che mi entusiasmi come momento; ma è parte integrante di questo lavoro, che alla fine è un lavoro artigianale, dove arte e tecnica si fondono e si mischiano e diventano indissolubili, e non si può prescindere da esso.
Tutto sommato, ho ben chiaro dove vado zoppo. Non resta che farmi venire voglia di migliorare.
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