giovedì 29 ottobre 2009

mina B

Una mattinata di photoshop con una spolverata di comunicazione. Ma le occasioni di imparare non sono mancate.
A ricreazione il mio amico Juan mi ha passato il suo quaderno dei bozzetti: fra gli altri disegni che c'erano mi ha particolarmente colpito un bell'albero che ha inventato, ovvero non ritratto. Mi ha colpito perché ho sempre pensato che fosse difficile inventare delle cose verosimili, soprattutto se difficili come gli alberi; per questo motivo gli ho fatto i complimenti. Inaspettatamente mi sono sentito rispondere che "sono la cosa più facile", perché la mano può andare dove vuole, senza vincoli. Non so se sia proprio così facile, perché se i vincoli non ci sono sta al disegnatore metterli. E, nel caso degli alberi, è possibile metterli solo conoscendone la struttura.
In questo bell'autunno mi sono ritrovato molte volte ad ammirare gli alberi. Ce n'è di bellissimi, come ad esempio gli aceri (?) il cui tronco quasi nero contrasta elegantemente con il giallo caldo delle foglie. Memore di quelle osservazioni mi sono cimentato a schizzarne due nell'ora di comunicazione, mentre Oscar parlava delle tendenze.
Ho anche provato a dipingerveli con i livelli di riempimento, cosa utilissima imparata di fresco, ma per il primo albero non ho avuto abbastanza pazienza.

Vi lascio con un indovinello: chi è che si veste col caldo e si spoglia col freddo?
Ciao ciao
Stefano

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