mercoledì 9 dicembre 2009

Porte, limoni



Con queste chiudo, promesso; ma ci tenevo molto a mostrare il lavoro finito. Due colori, il nero e un azzurrino; carattere Avant Garde; immagini in scala di grigio. Potrei proseguire dicendo che il lavorare a due colori non è affatto limitante, che i colori in verità sono come minimo tre, perché c'è anche il bianco, che possono aumentare ulteriormente con le retinature, offrendo al progettista una tavolozza ampia pur rispettando il budget... ma mi va di aprire un'altra porta. È la porta che si apre una volta finito il lavoro. O meglio, che si chiude, perché poi indietro non si torna.

Verso la fine del lavoro cominciano stanchezza, nausea, intolleranza, gli occhi desiderano cambiare panorama, cercano la fuga. E si comincia ad avvicinare la porta, volentieri anche. Qualche ultimo guizzo, un ritocco minimo, e... FRAN! Tutt'un tratto, chiuso.
Il prodotto finito è sotto gli occhi. Non è arrivato da sé, gratuitamente; è stato sudato, ci si è investito del tempo. Dovrebbe dare soddisfazione. Eppure, guardarlo è una fatica.

Io lo so il perché. Perché è il momento della paura. È il momento del dubbio di essere andati fuori strada, fuori tema. Del dubbio di non aver preso la strada migliore. Del dubbio di...
Prendendoci la mano non se ne esce, da questa spirale. Ma è il caso di guardare più a fondo.

Uno è come un limone. All'inizio di un lavoro è fresco, ricco, sugoso; le energie sono al massimo, l'entusiasmo pure. Pian piano il lavoro chiede linfa, vitamine; le si da, e il lavoro cresce. Si sviluppa, migliora. Ma inevitabilmente, presto o tardi, arriva al limite. Il limone è finito, non ce n'è proprio più.

Questa nausea, questa intolleranza, sono sensazioni assai sgradevoli. Ma nascondono una ricchezza, ricchezza che nasce dalla consapevolezza di aver dato fondo alle proprie risorse, di aver dato il massimo.

Guardando questa fatica da questo punto di vista non si può esserne che felici. Perché si sa che, la prossima volta, lo scalino di partenza sarà un po' più alto, le energie un po' più ricche.

Il limone un po' più maturo.

2 commenti:

  1. azzurro azzurro azzurrooooooo :-) e quadrato come l’omino!

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  2. Kateeee!!!
    Hai visto?! Se solo ti avessi ascoltata!! Me tapino!!

    Buona giornata!
    Stef

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